Poesia
Premio letterario del concorso di poesía 'Enrico Caruso' di Casagiove nel 2006.
Mamma
Mamma si è per sempre.
L’aria assorta durante l’attesa
progetta una vita meravigliosa.
Il volto chino sulla culla
si estasia osservando la creatura.
Gli occhi rivolti a terra
accompagnano i primi passi incerti.
Il viso a tu per tu
coglie la sfida e l’allontana.
La spalla sempre pronta
condivide tristezza e frustrazioni.
Il sorriso benevolo
accoglie le gioie e le vittorie.
Il tempo trascorre lentamente
giorno dopo giorno,
anno dopo anno,
poi quasi per caso ti accorgi
che anche per la mamma
gli anni sono passati.
C’è una sensibilità nuova nell’aria,
le mani forti son diventate deboli,
il viso è solcato dalle rughe.
il camminare veloce diventa incerto,
la memoria ricerca tempi lontani
e nel frattempo, quella mamma
è diventata nonna e tu madre.
Nel teatro della vita
tu che eri la piccina sei mamma.
La giostra riprende il suo giro,
i bambini, gli adolescenti
diventano uomini e donne.
Generazioni al confronto,
ma per tutti
dolce è l’immagine della mamma
che tiene per mano i suoi bambini
ma è soave
quella di due figli grandi
che sostengono l’anziana mamma.
Figli si è per sempre
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